Progetto Artexarte

Progetto Artexarte

Mayday, incubatore d’arte nasce nel 2018 come idea e come luogo. Come scrisse E. H. Gombrich nella sua Storia dell’Arte: «Non esiste in realtà una cosa chiamata arte. Esistono solo gli artisti». Per questo la nostra attenzione è andata verso quelle persone che hanno fatto della ricerca artistica la loro ragione di vita, formandosi attraverso percorsi di studio ufficiali, frequentazioni di laboratori e luoghi in cui si crea attraverso varie tecniche. Il progetto Mayday è nato per questo e, partendo dal territorio marchigiano, opera per far conoscere il lavoro di coloro che, in vari ambiti, si dedicano alla produzione di cultura. I settori sono i più svariati: dagli indirizzi classici delle belle arti, della letteratura e della musica, fino alle odierne arti applicate.

Il primo progetto del 2024 si intitola artexarte, si basa sulla collaborazione tra associazioni per lo sviluppo di nuove forme d’arte, con il medium catalizzatore della platinotipia. La tecnica di stampa platinotipica è il punto di arrivo della stampa fotografica, nota per la forte componente di sapienza artigiana necessaria e per il perfetto dosaggio dei preziosi materiali con cui è realizzata. Questa tecnica prevede una grande esperienza e una cura estrema, la gamma di toni che permette di riprodurre non trova eguali in nessun’altra tecnica fotografica. Ad oggi, uno dei maggiori platinotipisti italiani è un marchigiano, Enrico Maria Lattanzi, con cui l’associazione Centro Culturale, con il suo incubatore artistico Mayday, collabora da alcuni anni. Mayday intende valorizzare l’immagine delle Marche come terra di autori contemporanei, grazie alla collaborazione con Regione Marche, prestigiose realtà culturali del territorio, nazionali e internazionali (Ass. Cult. Centofiorini, Sajato arte e Accademia dei Catenati) che si impegnano a sostenere la promozione di una produzione originale espressamente realizzata nel progetto artexarte: si tratta di una particolare rilettura delle opere dello scultore marchigiano Giovanni Beato e dell’artista veneto Alberto Nemo attraverso la stampa al platino. Il progetto si articola in 3 eventi espositivi (di cui daremo presto notizia) dove l’arte diventa veicolo non solo creativo ma ricompositivo, comunicativo e interpretativo di altra arte: la platinotipia di Enrico Maria Lattanzi interpreterà e riproporrà le sculture di Giovanni Beato e le performance di Alberto Nemo.

Questo è il link che mostra alcune stampe al platino realizzate da Enrico Maria Lattanzi. https://www.sayato.art/anacronismi-moderni/ ad oggi on line per il nostro progetto

Vi daremo comunicazione dei prossimi eventi per poter apprezzare dal vivo la bellezza di queste opere.

Mauro Mazziero

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